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Recensione del volume di Pascale Weil, A
quoi rêvent les années 90, Seuil, Paris, 1993
(apparso su "Presenza Sociale", 1994)
di Paolo Dell'Aquila
E' uscito recentemente in Francia un volume
rivolto a cogliere i mutamenti valoriali degli anni Novanta, intitolato A quoi rêvent les
années 90 (Seuil,
Paris, 1993, pp. 222. F. 145). L'autrice, Pascale Weil, ha già pubblicato Et moi, émoi (tr. it. Il nuovo
Narciso, F. Angeli, Milano, 1990) e Communication Oblige!
(Èditions d'Organisation,
Paris, 1990), che già tentavano di comprendere la temperie sociale del decennio
passato.
Se gli anni Sessanta e Settanta sono stati
caratterizzati dal mito del progresso e del superamento dei vincoli
tradizionali, gli anni Ottanta hanno invece introdotto un nuovo tipo di immaginario basato non più sull'opposizione e
sull'esclusione, ma sulla "Fusione" di tendenze differenti,
sull'integrazione degli opposti. Ne Il nuovo
Narciso la Weil ha analizzato il passaggio dalla
società piramidale moderna, fortemente differenziata in classi, a quella "psico-matriciale" post-moderna, in cui l'esplosione
delle classi medie e la redistribuzione del reddito
ha condotto alla frammentazione degli stili di vita. L'immaginario fusionale privilegiava
l'instabilità, l'erranza fra differenti mondi sociali, come modalità per la
costruzione di un look sempre differente e sempre rinegoziato. Ne conseguiva un
patchwork di differenti culture, stili ed inclinazioni personali che si confondevano ed amalgamavano
in modo sincretistico.
Nel suo ultimo libro la Weil
nota che a partire dalla metà degli anni Ottanta è iniziata una fase di
transizione verso un nuovo immaginario, che (rifacendosi agli studi di Gilbert Durand) definisce
"dell'Alleanza". Con questo si articolano gli opposti (post- e
neo-materialismo, qualità e quantità), pur mantenendoli distinti, separati. In
modo più pragmatico si integrano oggi il capitalismo e
l'ecologia, la razionalità analitica e la sensibilità emozionale, la sensorialità e l'alta tecnologia.
Viene in primo piano la capacità di autodirigersi, di selezionare
la complessità del reale senza appiattirsi sulla molteplicità delle occasioni.
La rinuncia al consumo disordinato, alla frammentazione edonistica per
l'elaborazione di un progetto di vita più coerente e filtrato, è il punto
centrale di questo mutamento epocale.
L'individuo riscopre un nuovo equilibrio fra
corpo e spirito, fra gestione dell'apparenza e disciplina fisica.
L'alimentazione si integra con le medicine,
inaugurando un "continuum" fra prevenzione della malattia e
regolazione dell'organismo. Sanità e bellezza, apparire e sentirsi in forma, si
uniscono in un nuovo modello di consumo più equilibrato. Anche
la moda e l'arredamento si allontanano dagli eccessi del post-moderno per
ricomporre sicurezza e confidenza, spazio e personalizzazione, funzionalità e
lusso.
L'impresa segue la svolta comunicativa,
costruendo reti interattive, équipe pluridisciplinari,
e praticando il chaos management. Allo
stesso modo diventa fondamentale assumere una logica locale e globale, costruita sull'integrazione del think
global and act local.
La tendenza verso l'autoregolazione in tutti
i settori conduce quindi ad un tentativo di recupero
del senso. La vita sociale destrutturata, barocca, dalla velocità sfrenata del
post-moderno oggi rallenta e conduce ad un ripensamento, ad un recupero della
moralità in un mondo fortemente segnato dalla
comunicazione. P. Weil segnala quindi quel bisogno di ordine, di gestione della complessità dell'esistenza che
anche in Italia oggi si avverte, pur in forme ambivalenti.
Rivolgendosi ai policy
makers l'Autrice chiede infine che la politica si
adatti a questa nuova dimensione ambivalente: anch'essa non deve soffocare
nelle rivendicazioni localistiche e protestatarie (tipiche dell'immaginario della Fusione), ma
aprirsi alla negoziazione fra interessi particolari e generali, fra centro e
periferia, fra esigenze regionali e proiezioni sovranazionali.
La democrazia futura dovrà dunque stabilire il dialogo fra partiti, organizzare
i conflitti, equilibrare i poteri, garantendo le interconnessioni fra le parti.